
Birra dell' Eremo - Aria
“Pale Ale fresca e dissetante da 4,6° alcolici, creata con luppoli Galaxy e Mosaic.
Al naso sprigiona intense note di frutta tropicale come Ananas, Passion Fruit e Lime. In bocca è secca e diretta, con un amaro lungo e delicato. Da bere ad ettolitri.”
- STILE – 21A – American IPA
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birradelleremo.it/
- LOTTO – L/07824
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 07/08/2024
- DATA SCADENZA – 02/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 10/10/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 19°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 10°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4.6 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 24
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Ecco la Session IPA di Birra dell’ Eremo, che per sottolineare una certa “leggerezza” (che troverò innanzi) battezza “Aria”. Bello il rosso del packaging della lattina e birra che presenta un paglierino pieno e una minima velatura; schiuma di nominale presenza e buona ritenzione, di color bianco e la cui grana medio-fine.
E’ piuttosto evidente, sin da subito, una forte predisposizione di questa Session IPA ad una luppolatura intensa; decisamente un po’ troppo visto faccio molto fatica a trovare tracce di malto, se non tramite un flebile sentore di granaglie. Profilo fermentativo pulito, esteri bassi e nessuna speziatura di origine fenolica. Vastissimo l’ apporto che l’ amaricante fornisce tramite le famiglie olfattive che fanno capo a floreale, resinoso, tropicale, balsamico, erbaceo, fruttato. Oltre ad un certo sbilanciamento di cui ho già fatto menzione, in mezzo a questa sfilata riscontro un poco piacevole sentore vegetale, di cipolla, che abbassa la piacevolezza olfattiva. Presente anche un tocco di solfuro.
Anche in bocca il malto è davvero in sordina e si conferma la forte luppolatura, variegata e intensa, tra cui trovo siano il catty (bosso) e l’ erbaceo a svettare. Purtroppo è anche confermato un fastidioso sentore vegetale che si staglia a metà bevuta, mentre il solfuro, come spesso accade, svanisce senza lasciare tracce. Amarezza media (un po’ bassa per lo stile) e decisa secchezza.
Corpo estremamente esile, nessuna cremosità, astringenza presente, bassa sensazione di calore dato dall’ alcool, e gasatura media.
Non è una birra che mi è piaciuta particolarmente, visto il poco bilanciamento fra il cereale e il luppolo; d’ accordo che le American IPA, anche in versione Session, spingono forte verso questo aspetto, ma qui si è un po’ esagerato. Non piacevole il sentore di cipolla che accompagna i tanti aromi luppolati e corpo davvero molto esile. Comunque si fa bere con una nominale piacevolezza, ma nulla più.
Potrebbe essere opportuna con piatti molto leggeri (antipasti estivi) con una parte panificata per agire a contrasto.
Piacerà a chi ama le forte luppolature e cerca birre esili, leggere e scorrevoli; non sarà particolarmente apprezzata da chi cerca IPA la cui componente di cereale svolga il lavoro di bilanciamento che è minimamente richiesto anche in questo stile.
