Birrificio Sabino - Rapa Nui
“Come da tradizione, in Belgio, i monaci d’abbazia per sopperire alla fame della quaresima, preparavano delle birre primaverili piuttosto corpose. Per onorare questa storica tradizione abbiamo brassato la Rapa Nui nostro personale omaggio alla Pasqua. La Rapa Nui è una Belgian Strong Ale di carattere, ricca di intense note olfattive quali percoca matura, pera kaiser, tiglio e fiori d’arancio. All’assaggio rispecchia le sensazioni olfattive entrando dolce e vertendo su un finale caldo, avvolgente e delicatamente amaro. Come i Moai, raffigurati in etichetta, questa birra vuole essere un augurio di benessere e prosperità per chi la beve “
- STILE – 25C – Belgian Golden Strong Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiosabino.com/
- LOTTO – L2.24
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 2/2024
- DATA SCADENZA – 3/2023
- DATA DEGUSTAZIONE – 11/7/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 8°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 9.5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Il nome scelto dai ragazzi laziali per questa Belgian Golden Strong Ale non è proprio richiamante al Nord Europa, ma poco importa. Comunque curiosa la nomenclatura di questa BGSA, che si avvale di un dorato pieno con riflessi aranciati, una schiuma pannosa molto persistente, bianca e abbondante, a grana media. Decisamente opalescente.
Trovo un fenolico di media intensità che evoca parecchio pepe bianco; il malto è basso e richiama panificato e granaglie. Bassa anche la luppolatura avvertibile tramite i classici sentori floreali e speziati. Esteri bassi e anche in questo caso la frutta che si avverte è pera e albicocca. Gli aromi non sono però particolarmente incisivi e credo che la birra si vittima di una leggera ossidazione. Avverto anche una nota di solfuro.
Il malto regala una bassa dolcezza di stampo panificato e di granaglie; la parte centrale del sorso è dominata dalla speziatura fenolica, medio alta che insigne la birra di parecchi pepe bianco e un tocco di noce moscata. Bassi gli esteri nella figura di pera e albicocca così come poco intensi sono gli aromi del luppolo tramite floreale (camomilla) e speziato (pepe verde). Amarezza medio-bassa, bilanciato leggermente verso i luppoli e finale secco. Mi torna il floreale nel post-deglutizione.
Corpo medio e alta sensazione di calore alcolico; bassa astringenza, gasatura medio-alta, media cremosità, bassa sapidità e acidità medio-bassa.
E’ una buona birra, nonostante non l’ abbia trovata particolarmente in forma, soprattutto per una fiacchezza generale negli aromi probabilmente dovuta ad una leggera forma ossidativa. Molto, forse troppo proiettata verso la speziatura. Un pochino astringente e con una nota sulfurea evidente. Detto ciò, la bevuta genera un discreto piacere generale al di là di queste imperfezioni.
Vista la grande presenza fenolica la berrei con un piatto con moderata speziatura per non esagerare in questo senso; per contrasto invece la sceglierei per affievolire untuosità, grassezza e succulenza nei cibi che ne possiedono.
Raccomandata a chi ama la forte speziatura; a chi ama la forte invadenza del lievito di stampo belga e ciò che esso produce ma anche a chi cerca una bevuta secca e di discreta intensità.