Opperbacco - L'Una Rossa
“Birra ambrata d’ispirazione Belga. Differisce dalla L’Una per l’uso di malti scuri (Special B, Crystal e Chocolate). Regala note olfattive tostate e caramellate.
Malts: pilsner, segale, candy sugar, crystal, special B.
Hops: saaz, styrian golding.
Spices: orange zest, coriander.”
- STILE – 25B – Saison
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://opperbacco.it/
- LOTTO – L13223
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 13/02/2023
- DATA SCADENZA – 05/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 14/11/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 21°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Tulip
- ALCOOL – 7 %
- GRADI PLATO – 14.2
- IBU – 15
- EBC – 31
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Di un color ambrato profondo, al limite per lo stile, è brillante e mostra riflessi rossastri e ramati. Schiuma pannosa, a grana fine di ottima persistenza e grande copiosità, di color crema.
E’ una decisa speziatura a catturare la mia attenzione da subito: i sentori di pepe e di cannella (quest’ ultimo probabilmente per effetto sommatorio coi malti) si sentono eccome e danno il tocco rustico che in una Saison (sebbene questa sia molto particolare) non possono mancare. Esteri medio-bassi (un curioso nocciolato assieme ad un più convenzionale aroma di pomacee) e fermentazione, quindi, assolutamente protagonista. Il malto si attesta su livelli bassi e trasmette evocazioni di caramello, di miele di medio colore, panificato tendente al tostato e di ricchezza Maillardiana. Curioso trovare questi aromi in una Farmhouse Ale, ma, come vedremo in seguito, assolutamente azzeccati. Intensità generale non stratosferica, ma nessun difetto avvertito. Luppolo medio che si esprime tramite floreale e speziato.
La situazione aromatica in bocca è assai diversa e non è assolutamente un difetto: gli equilibri, rispetto all’ olfazione, sono diversi e nonostante la conferma assoluta degli aromi odorati, gli stessi cambiano di intensità. La beva fornisce una parte maltata più intensa, e sono fenoli ed esteri ad essere un po’ meno intensi. Giunge (ed è l’ unica imperfezione tecnica) un lieve aroma alcolico, ma davvero tenue. Anche il luppolo trovo sia un po’ più in sordina, nonostante gli evidenti sentori floreali (ginesta) e speziati. Amarezza medio-bassa e attenuazione medio-alta, ma persiste una minima dolcezza residua che piacerà a tanti.
Corpo medio e gasatura media (me la aspettavo un po’ più alta, ma non sono un gran fan delle gassature importanti); minima astringenza e medio-alto calore alcolico generato. Eccellente invece è la cremosità, che rende vellutato il sorso e che è un vero toccasana per il palato.
Di fronte ad una birra come questa, a tratti geniale, mi importa poco che “sarebbe” borderline nel parlare di una Saison classica: è una prodotto squisito praticamente privo di difetti tecnici e le cui licenze poetiche nell’ uso dei malti ne elevano la personalità e la particolarità. E’ un mix azzeccatissimo fra influenze tostate dei malti, parte speziata e parte fruttata, con una cremosità ed una gasatura che amo particolarmente, nonostante quest’ ultima sia forse un po’ bassa. Un lieve accenno alcolico non mi fa comunque spostare il giudizio di questa L’Una Rossa: è una birra eccellente che conferma l’ eccellenza produttiva dei ragazzi abruzzesi e li conferma fra le migliori realtà nel nostro fiorente panorama.
Si adatta bene praticamente ad ogni piatto vista l’ enorme completezza che esprime: dovessi scegliere con cosa berla, opterei per una carne rossa importante.
Piacerà a chi ama un tocco rustico e a chi cerca una birra di rara completezza ed equilibrio. Vincente, benché curiosa, la scelta di utilizzare un grist di malti così proiettato al mondo inglese, che la rendono un esemplare più unico che raro.