San Biagio - Aurum

“Preziosa perché fatta secondo la tradizione, rispecchiando la natura mistica e produttiva del monastero San Biagio dove la birra era intesa innanzitutto come nutrimento e ristoro. Preziosa come il più prezioso tra tutti i metalli, da cui prende il nome, per il suo colore giallo chiaro, naturalmente torbido esaltato dai riflessi d’orati. La Aurum è una birra Strong Ale doppio malto equilibrata, che colpisce in evoluzione per le sue inaspettate note di caramello speziato. Corposa dall’aroma intenso, in cui spiccano i sentori luppolati e fruttati, ed ha una schiuma compatta, fine ed elegante, dal gusto pieno. Al palato si apprezza un’effervescenza moderata e un corpo strutturato.”

  • STILE – Belgian Blond Ale
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://birrasanbiagio.it/
  • LOTTO – 170525
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarato
  • DATA SCADENZA – 17/5/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  26/6/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 23°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 15°
  • CALICE UTILIZZATO – Tulip
  • ALCOOL – 6 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 25
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso

La Aurum di San Biagio si presenta in un opaco color ramato con evidenti tracce di lievito in sospensione; la schiuma è abbondante, avorio, a grana media e di notevole persistenza.

Il malto è di media presenza ed evoca caramello leggero granaglie; esteri medio alti (mela cotta e frutta a guscio, mandorla) e fenoli medio-bassi (lo speziato caratteristico del ceppo belga è confermato. Trovo palese una traccia di lievito un po’ sgradevole e una ossidazione che probabilmente è entrata in gioco, visto che sia il colore che gli aromi sono piuttosto spenti e tendono verso il dolciastro. Luppolo basso con aromi floreali e fruttati.

All’ assaggio rivela un altro difetto piuttosto importante e limitante: un alcolico troppo spiccato per i solo 6° ABV di questa Aurum. Il malto è meno presente rispetto al naso e gli esteri sono ancora più intensi, presumo causa ossidazione. Speziatura fenolica presente (pepe bianco), bassa luppolatura (fiori bianchi), basso amaro, finale molto dolce e bilanciamento decisamente a favore del cereale e della dolcezza.

Il corpo è medio, la gasatura alta, cremosità media, nessuna astringenza e acidità bassa ma presente, a causa soprattutto dell’ incidenza del lievito. Senso di calore medio.

Non è una birra che ha un piacere di bevuta molto alto: versandola tutta diventa davvero fangosa grazie ai lieviti sul fondo della bottiglia. Ha diversi difetti, i più gravi sono sicuramente la presenza alcolica e la forte impronta da lievito. L’ ossidazione è presente ma non grave quanto gli altri due. Non è una birra da buttare, potenzialmente è interessante, ma non questa produzione, purtroppo.

VALUTAZIONE PIACEVOLEZZA

5.7/10

57/100

VALUTAZIONE METODO BJCP

2.1/5

21/50