Le Kölsch a me piacciono sempre molto, per quella nota fermentativamente più intensa delle basse tedesche e apprezzo molto la secchezza che proverbialmente conferiscono; questa Underdog di 100Ventisi mostra in un classico colore dorato scarico con una buona velatura. Schiuma di media presenza, a grana medio-grossa e di nominale persistenza.

Noto da subito un solfuro fastidioso: è previsto dalla stile, ma qui siamo ben oltre la tolleranza. A parte questo, malto di bassa intensità con un tocco di DMS, esteri medio-bassi (pera e mela), nessun fenolico e luppolatura medio-bassa con un abbondante floreale (biancospino) e un deci.so speziato (pepe verde). Intensità generale bassa e aromi molto delicati.

In bocca per fortuna quel noioso solfuro si placa quasi totalmente: riscontro però un tocco yeasty (lievito) che impasta un pochino la beva. La stessa comunque è di discreta scorrevolezza, tra malto all’ imbocco, esteri nel cuore del sorso e una bella luppolatura in chiusura. Amaro basso e secchezza alta: molto ben bilanciata fra luppoli e maltato. 

Corpo medio-basso, bassa cremosità, gasatura medio-alta, nessuna astringenza e nessuna sensazioni alcolica. Tutto piuttosto corretto, ma la sensazione è tattile è che manchi di qualcosina per essere perfetta. 

Buonissimo esempio di stile di 100Venti: non è facile fare una buona Kölsch vista la delicatezza che richiede e i ragazzi piemontesi hanno centrato l’ obiettivo. Un paio di difetti tecnici evidenti ma non compromettenti, quasi perfetta stilisticamente. Piacevole bevuta, birra molto bene fatta.

Piatti di un certo equilibrio fra parte dolce e amara troverebbero riscontro con questa Underdog; essendo così ben bilanciata da il suo meglio con pietanze altrettanto equilibrate. Utile, vista la secchezza, alta, per moderare piatti di una certa untuosità.

Piacerà a chi ama bere tedesco e cerca uno stile non certo conosciutissimo, ma di grande tradizione e con una sua identità precisa. Ideale a ama gli aromi sobri e ben bilanciati.