Birra dell' Eremo - Infinity
“Italian Grape Ale moderna prodotta utilizzando il 30% di mosto di Verdicchio fresco. Brassata fondendo le varie tecniche produttive studiate nelle Italian Grape Ale create fino ad oggi. Il mosto di birra e quello del vino si fondono insieme creando un prodotto unico che al contempo fa emergere le sfaccettature di entrambi. Il lievito scelto produce un profilo fermentativo elegante e pulito, regalando aromi fruttati di pesca, di albicocca e sensazioni floreali intense che esaltano la bevuta. Al palato l’alto contenuto in glicerolo crea morbidezze inaspettate smussando tutte le spigolature, mentre la secchezza finale dovuta all’assenza di zuccheri residui crea pulizia palatale, tale da rendere questa birra pericolosamente beverina. Si mostra velata, dal colore giallo paglierino con riflessi bianchi ad una schiuma cremosa color avorio.”
- STILE – Italian Grape Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birradelleremo.it/
- LOTTO – L/13523
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 13/5/2023
- DATA SCADENZA – 1/2027
- DATA DEGUSTAZIONE – 28/4/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 19°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 5.8 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Di una cromia gialla piena, a metà strada fra il paglierino ed il dorato, è estremamente brillante. La schiuma appena verso la birra è copiosa, poi sfrigolante e sparisce in un attimo, lasciando assolutamente piatta questa Infinity. Il corpo che intuisco è molto esile e la gasatura assai elevata.
- ESAME OLFATTIVO – La grande quantità di mosto d’ uva Verdicchio è colei che domina in lungo e in largo l’ esperienza olfattiva; in tutta onestà non rilevo una grande incidenza di cereale. E’ presente, ma soverchiato da una influenza così spiccata del mosto d’ uva. Confermo ciò che il produttore dichiara in merito alla fermentazione, molto pulita e che sa offrire un delicato fruttato. La luppolatura è significativamente esistente, generando fruttato, abbondante floreale (fiori bianchi) e un tocco del fiore di bosso che oltreoceano chiameremmo “catty”. Molto presente quest’ ultimo. Non si nasconde il tipico sentore delle birre molto gasate, quella sensazione che evoca una leggera amaricatura dovuta alla alta CO2.
- ESAME GUSTATIVO – Se l’ olfazione puntava in un direzione specifica, ovvero la presenza dittatoriale dell’ uva nell’ equilibrio generale, per fortuna degli amanti della birra le cose sono molto più bilanciate in bocca, con una parte maltata che, sebbene sempre meno intensa della controparte, tiene testa in modo egregio all’ uva Verdicchio. Confermato il delicato e piacevole fruttato (pesca soprattutto) di origine fermentativa e da luppolo e finale molto secco, percettibilmente amaro e lungamente aromatico, in cui fiori bianchi e fruttato regalano una apprezzabile coda post deglutiva. Una nota di acidità da uva è ben presente, così come una sapidità media. Corpo esile e gasatura molto elevata. Astringenza media.
- ESAME FINALE – Non sono un appassionato di IGA per varie ragioni, ma so riconoscere un ottimo prodotto come questo da un prodotto di un livello inferiore. Non è bella da vedere (ricorda un vino bianco da aperitivo), non è bilanciata al naso (dominata dall’ uva bianca), ma è eccellente in bocca, dove ho trovato un equilibrio che non avrei immaginato al naso. Ottimo prodotto, si grande eleganza e splendido bilanciamento.
- ABBINAMENTI – Acidità bassa, sentori evidenti di uva bianca e malto, gasatura elevata, fiori e fruttato abbondanti, corpo esile:
- PER CONCORDANZA – Piatti a lieve tendenza acida, ricchi di verdure.
- PER CONTRASTO – Pietanze grasse, untuose, sapide, a tendenza dolce.
- CONSIGLIATA A… –…chi cerca un connubio quasi perfetto fra l’ uva bianca e la birra; chi ama i finali secchi; chi apprezza leggere evocazioni floreali e fruttate; chi è un cultore delle IGA.
