Ceres - Red Erik

La Red Erik di Ceres è una di quelle birre da sempre presenti sugli scaffali dei nostri market. Così è descritta: “È grazie all’infusione di questa bacca durante il processo di fermentazione che la Red Erik prende il suo colore inimitabile. Una rossa disarmante. E la spettacolarità se la trascina anche nel gusto: frutta, malto, caramello, la magia è nella bocca di chi la beve. Provare a descriverla è quasi un peccato: non vorrete rovinarvi la sorpresa! Volete berla con della carne alla griglia? Potete. Formaggi? Anche. Cibi vichinghi di tutto rispetto. Beh, avete capito. La sua magia la rende affine con un mondo di sapori.”

  • STILE – International Amber Lager
  • FERMENTAZIONE – Bassa
  • PROVENIENZA – Danimarca
  • GENERE – Industriale
  • SITO DEL PRODUTTORE –  
  • LOTTO – E0958
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
  • DATA SCADENZA – 10/5/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  15/1/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 19°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 10°
  • CALICE UTILIZZATO – Teku
  • ALCOOL – 6.5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 20
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO Di un bel color rosso scuro di buona limpidezza, ha una schiuma abbondante e a grana fine; la stessa è discretamente omogenea e di color rosato. Persiste in modo significativo, benché non si compatti. Appare molto effervescente e di corpo molto snello. 
  • ESAME OLFATTIVO – Al naso, nonostante la descrizione molto generosa da parte del produttore, trovo davvero poca intensità e pochi aromi degni di nota, tra i quali effettivamente qualcosa che richiami il sambuco e più in generale la frutta rossa. La presenza del cereale è ai minimi termini: impossibile trovarne traccia. Olfattivamente quindi vive di un fruttato sicuramente di origine luppolata ma non escludo che qualcosa possa essere generato dalla fermentazione, tipo un flebile aroma di rosa. Intensità bassa e scarsa persistenza; strutturalmente molto semplice e di attrattiva nominale. 
  • ESAME GUSTATIVOIn bocca parte esprimendo una flebile dolcezza da cereale (mai sentita così poca incidenza), ma è subito preda di quel fruttato già odorato che ondeggia fra i frutti rossi (ciliegia, fragola) e il sambuco. Lo stesso non è certo di grande intensità e nemmeno di alta persistenza, ma caratterizza gran parte della beva prima che un amaro poco aggraziato, per nulla aromatico vada a bilanciare in qualche modo tutta la dolcezza fruttata ravvisata. Non vi è traccia di acidità da frutta e nemmeno citricità, e la beva, che è sempre stata orientata verso questa amabilità, nel finale vira bruscamente verso questa amarezza un pò grossolana. Finale molto rotondo e con secchezza minima. Corpo esile (ma non acquoso), acidità molto bassa, sapidità molto bassa, gasatura alta. 
  • ESAME FINALE – Di Ceres ho già bevuto una birra “strana”, la Hempiness: questa Red Erik lo è forse di più. Siamo anche qui ai confini con una bevanda energetica. Non ci ho trovato un gran senso, in tutta onestà. Si lascia bere e non mi lascia ricordi particolari. 
  • ABBINAMENTI Fruttato e nulla più:
    • PER CONCORDANZA – Aperitivi estivi e leggeri
    • PER CONTRASTO – Solo la gasatura va tenuta in considerazione per il suo potere sgrassante. 
  • CONSIGLIATA A… …chi vuole bere una birra ai confini della definizione della medesima; chi cerca qualcosa per dissetarsi; chi ama il fruttato, anche se piuttosto artificiale. 

VALUTAZIONE FINALE

5/10