Civale - DDH IPA

Questa è la quarta birra su 6 della categoria “One Shot” di Civale, dedicata ai giganti del rock: in questo caso il richiamo agli AC/DC dei fratelli Young è palese. Di questa Double Dry Hopping scrivono: “La DDH IPA è una birra dal carattere estremamente luppolato, dal colore biondo paglierino. Il profumo è dominato dalle note di frutta tropicale e agrumi, conferito dalla grande quantità di luppolo utilizzato in caldaia e anche a freddo, con doppio dryhopping. Amara ed inebriante, impossibile resisterle!”

  • STILE – Double IPA
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiocivale.it/
  • LOTTO – DI03121
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 01/02/2021
  • DATA SCADENZA – 16/5/2023
  • DATA DEGUSTAZIONE –  26/4/2023
  • TEMPERATURA LUOGO – 19°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO –
  • CALICE UTILIZZATO – Pinta
  • ALCOOL – 6.5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 80
  • EBC – 12
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO – Di un bellissimo giallo dorato molto brillante, rivela una schiuma abbondante, immacolata a grana grossa, molto evanescente e di pochissima persistenza. La gasatura appare alta e il corpo piuttosto scorrevole.
  • ESAME OLFATTIVOIl dominio dei luppoli è incontrastato al naso: tutto verte su aromi tropicali, floreali, resinosi e balsamici, come nella migliore tradizione di amaricanti statunitensi. Il frutto del lievito è poco avvertibile, se non per i classici sentori in sottofondo di frutta gialla, ananas e una spina. Nonostante l’ IBU dichiarato spaventosamente alto (80), la luppolatura è decisa, ma non invadente e che crea assuefazione olfattiva come avviene spesso; gli aromi sono elevati e di buona persistenza, forse a causa della data di scadenza prossima al giorno in cui sto degustando quella IPA. Birra semplice e più che gradevole al naso.
  • ESAME GUSTATIVOUna grandissima presenza di frutta, assieme ad un amaro molto alto sono le cose che ricorderò di più di questa IPA, che inizia ad esprimere una dolcezza minima da cereale maltato ma che non ha scampo di fronte ad un così massiccio impiego di amaricante, che prima di conferire tutto l’ amaro che è in grado di esprimere ingentilisce il palato con una sinfonia fruttata tropicale di ogni sorta. L’ elemento citrico è leggero, ma funzionale e il corpo è piuttosto pieno. La carbonazione è alta, ma scema velocemente. I 6.5 ABV si sentono tramite un leggero calore che mette addosso; il finale è molto amaro (ma mai caustico), molto prolungato e piuttosto secco. Retrolfattivamente, frutta gialla ed erbaceo da amaro.  
  • ESAME FINALE – Civale fa ottime birre, sempre con una punta di carbonazione che io trovo un pò eccessiva, ma è solo una preferenza individuale. Questa IPA, immagino per la scadenza prossima ad oggi, è molto ben fatta, amara e intensa, ma un pò fugace dal punto di vista dell’ aromaticità, soprattutto quella volatile. Immagino a quanto sia più intensa appena brassata. 
  • ABBINAMENTI – E’ molto amara e pochissimo acida; indubbiamente la sposerei ad un piatto a tendenza dolce, come un risotto con un formaggio importante, tipo fontina. Ottima col pesce e la carne bianca, come quasi tutte le birre molto amaricate. 
  • CONSIGLIATA A… – …chi ama l’ amaro forte e persistente; chi apprezza le IPA sotto ogni forma; chi cerca di contrastare una pietanza a tendenza dolce; chi ama i sentori fruttati.  

VALUTAZIONE FINALE

6.8/10