First Chop - Joe

Si trovano poche informazioni su questa Joe degli inglesi First Chop, birrificio piuttosto specializzato nelle gluten free. Identificabile il packaging di questa Stout così come tutte del birrificio in questione. Ecco cosa è descritto di questa Joe: “Oatmeal Stout Gluten Free prodotta con aggiunta di caffè estratto a freddo. Al naso le note di caffè sono dominanti, seguono cacao a amaro e liquirizia sul finale. In bocca è morbida e setosa, senza tradire l’animo da Session Beer.”

  • STILE – Oatmeal Stout
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Inghilterra
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.firstchop.co.uk/
  • LOTTO – CON030523
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 3/5/2023
  • DATA SCADENZA – 03/05/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  2/3/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 21°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
  • CALICE UTILIZZATO – Pinta
  • ALCOOL – 8.5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – Non Dichiarato
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO – La croma che palesa è un amaranto scuro con riflessi rosso rubino. La schiuma è molto abbondante, a grana medio-fine, di color cappuccino e di buona omogeneità. La stessa persiste in modo notevole e si compatta in modo significativo. All’ occhio presenta un corpo medio-leggero e una carbonazione incisiva.
  • ESAME OLFATTIVO – Gli aromi che emergono sono quanto di più tipico si possa trovare in una Stout; torrefatto abbondante che regala fondo di caffè e caffè d’ orzo, una presenza fermentativa tendente al lievissimo fruttato (uvetta) e il carattere britannico di non eccessiva lindezza. Luppolatura che al naso è molto debole e rilascia terroso, un lieve erbaceo ed un appena più intenso frutto di bosco. Intensità media e buona persistenza; semplice strutturalmente e di ordinaria attrattiva.   
  • ESAME GUSTATIVO – In bocca domina il caffè, come potevo immaginare, coadiuvato da un lieve caramello scuro e soprattutto da un fruttato espresso da uvetta e un leggero sentore che mi ricorda il dattero. Ciò che giustifica la definizione di Oatmeal Stout effettivamente in bocca è sensata: esprime una discreta cremosità (fornita dall’ avena), ma non si scosta poi troppo da una Stout piuttosto classica. Il finale è percettibilmente amaro, di moderata secchezza e di più intensa dolcezza. Aromaticamente, avverto soprattutto terroso e frutti di bosco, con una persistenza nominale. Sapidità bassa, acidità molto bassa, astringenza media, corpo medio-leggero, gasatura medio alta. 
  • ESAME FINALE – Non è la miglior Stout che abbia bevuto, ma non è una beva affatto sgradevole: manca un po’ di carattere (è molto average) e non esprime una tendenza così spiccata alle Oatmeal. Trovo sia una via di mezzo fra Dry e Oatmeal Stout. Un po’ troppo gasata, non ha nemmeno una persistenza altissima. Insomma, buona bevuta ma nulla che ricorderò a lungo. 
  • ABBINAMENTI Torrefatto (caffè soprattutto), corpo medio, gasatura vivace, media astringenza:
    • PER CONCORDANZA – Pietanze che richiamino la torrefazione, sia dolci che salate 
    • PER CONTRASTO – Cibi a tendenza dolce, sapidi e leggermente piccanti.
  • CONSIGLIATA A… -…chi non può fare a meno delle scure; chi cerca un tocco di cremosità appena maggiore delle classiche Stout; chi ama il torrefatto ed in particolare il caffè.

VALUTAZIONE FINALE

7/10