Ichnusa - Non Filtrata

E’ una delle birre più in voga negli ultimi tempi in Italia, e pare abbia conquistato una fetta di mercato davvero ampia. Sul sito, Ichnusa scrive: “Dalla passione dei Mastri birrai di Assemini nasce Ichnusa Non Filtrata, una birra corposa perché fatta con puro malto d’orzo. Non essendo filtrata, presenta un aspetto piacevolmente velato grazie ai lieviti rimasti in sospensione. Offre una bevuta morbida con una lieve nota amara nel finale. La sua immagine, ispirata al passato, è iconica e distintiva e rispetta perfettamente la personalità di una birra davvero unica”

  • STILE – Kellerbier
  • FERMENTAZIONE – Bassa
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Industriale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birraichnusa.it/le-birre/
  • LOTTO – 2241380VS
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 22/4/2022
  • DATA SCADENZA – 5/2023
  • DATA DEGUSTAZIONE –  19/42023
  • TEMPERATURA LUOGO – 18°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO –
  • CALICE UTILIZZATO – Conico
  • ALCOOL – 5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 11
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO – Si presenta con un color giallo pieno, tra il paglierino e il dorato, indubbiamente limpido. La schiuma è abbondante, bianca a grana fine di buona persistenza e di ottima capacità di compattamento. Sempre essere molto fluida e molto carbonata. 
  • ESAME OLFATTIVO – L’ ho voluta odorate a 7-8 gradi e non ai 3 consigliati dal sito, per cercare di captare quanti più aromi possibili: avverto una parte maltata riconducibile al malto puro con un tocco pregevole di miele (acacia) con evidente sentore di panificato a breve cottura e ancora da “infornare”: mollìca molto presente (trovo che sia l’ aroma dominante) e una incidenza da lievito sicuramente opportuna, trattandosi di una keller. Inavvertibile il luppolo, nessuna traccia di speziatura. Intensità discreta, piuttosto sfuggente, molto semplice come complessità e gradevole al naso.
  • ESAME GUSTATIVO – La beva comincia con la dolcezza da malto puro e miele che non hanno molto molto di perdurare, tanto viene aggredita dalla carbonazione, alta, che domina la prima parte del sorso. La parte centrale è lievemente “pastosa” per via della caratterizzazione da lievito (perfettamente in stile) e di intensità comunque moderata, non fastidiosa. Un lievissima acidità si manifesta, per forza di cose, assieme ad un lieve solfuro: anche qui nessuna sorpresa, è tipico delle keller. Il finale è molto morbido, minimamente secco e dove fa capolino un amaro percettibile (erbaceo e terroso), ma è sempre la gasatura a fare la voce grossa, sino alla fine del sorso. Piuttosto corta. Retrolfattivamente, granaglie e erbaceo. Corpo esile. 
  • ESAME FINALEE’ una keller in stile, un pò sonnolenta dal punto di vista dell’ intensità e della persistenza (soprattutto), ma è la classica birra strabevuta perchè non ha difetti e risulta piacevole, soprattutto se bevuta molto fredda. 
  • ABBINAMENTI – La semplicità della struttura la fa accompagnare a piatti leggeri, estivi o aperitivi poco impegnativi. La berrei con un piatto di pasta con pomodorini e ricotta.  
  • CONSIGLIATA A… …chi vuole provare una keller “basic”, di facile reperibilità; chi ama l’ influenza del lievito sotto forma di panificato; chi non apprezza le birre troppo amare; chi cerca una bevuta semplice che non sia la solita helles.  

VALUTAZIONE FINALE

5.5/10