Les Biéres du Grand St. Bernard - Blou

E’ una tipologia di birra che a me piace tantissimo la birra di segale, sebbene confinato a “stile storico”  dal BJCP, ed è la prima che recensisco, non me ne erano capitate altre proprio per la scarsa presenza si tali birre sul mercato.  Strana la dicitura “weiss” sulla bottiglia, probabilmente per far intendere che è un prodotto che “assomiglia” ad una weizen (le roggen sono in effetti weizen con la segale al posto del frumento).”Blou” in Valdostano significa proprio segale, a conferma dell’ ingrediente caratterizzante di questa bevanda.

  • STILE – Roggenbier
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.lesbieres.it/
  • LOTTO – 17422
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 17/4/2022
  • DATA SCADENZA – 30/10/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  5/9/2023
  • TEMPERATURA LUOGO – 24°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO –
  • CALICE UTILIZZATO – Teku
  • ALCOOL – 5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 13
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO – E’ di un color aranciato intenso, decisamente opalescente. Presenta una schiuma abbondante, pannosa, omogenea a grana fine e di discreta persistenza, tuttavia senza capacità di compattarsi. Appare poco gasata e di corpo medio.  
  • ESAME OLFATTIVOIl frumento non è stato totalmente sostituito dalla segale, e si sente nettamente esalare dal calice le proprie note caratteristiche. La stessa segale, ben presente, regala evocazioni speziate caratteristiche, che assieme al frumento donano rusticità e carattere. Molto incidente anche il classico lavoro del lievito delle Weizen, che conferisce il caratteristico binomio banana-chiodi di garofano, qui decisamente spostato verso la speziatura piuttosto che il fruttato. Emergono anche sentori che mi danno una sensazione quasi salmastra-acidula, per nulla fastidiosa, opera indubbiamente del frumento e del profilo fermentativo che, ripeto, è assai spiccato. Alla luppolatura è riservato il posto in coda nell’ equilibrio di questa Roggen: mi giungono lievi spifferi erbacei e floreali, e un percettibile aroma terroso. Buona intensità e persistenza, di media struttura e impagabilmente attraente nei riguardi di chi ama il gusto deciso della segale. 
  • ESAME GUSTATIVO – In bocca tende, giustamente, molto alle Weizen più classiche, e l’ apporto della segale è un pò meno presente di quello che mi aspettassi. Nulla di catastrofico: il cereale scuro è comunque presente, garantendo speziatura abbondante (pepe nero) e sensazione di pienezza (quasi oleosa) anche se perde il duello contro il frumento in fatto di presenza aromatica. Parte centrale che vive di fenoli (chiodi di garofano e noce moscata) intrecciati con la speziatura che la segale comunque fornisce. Il finale è molto rotondo e pochissimo amaro, in cui è presente un ricordo di pepe nero da cereale che fa il pari con lieve floreale e terroso forniti dall’ amaricante. La bocca rimane dolciastra dopo la deglutizione. Corpo medio, gasatura media, sapidità medio-bassa, astringenza nulla e acidità molto bassa.    
  • ESAME FINALEBuonissima Roggen Valdostana, quasi sorprendente innanzitutto trovarne una sul mercato, e poi trovarne di così buona qualità. Molto centrata nello stile, strizza comunque l’ occhio ai consumatori di Weizen per un frumento un pò troppo presente, a mio giudizio. Peccato veniale, buonissima birra dopo tutto.  
  • ABBINAMENTI Speziatura fenolica e da segale molto presenti, lieve acidità e pochissimo amaro:
    • PER CONCORDANZA – Piatti rustici a tendenza dolce, prettamente di montagna, e di media struttura. 
    • PER CONTRASTO – Formaggi, carni rosse, dessert, maiale. 
  • CONSIGLIATA A… …chi ama la speziatura ed in particolare il pepe nero; chi apprezza i gusti forti e decisi; chi vuole scoprire uno stile, ahimè, di nicchia; chi beve Weizen e cerca una variante.   

VALUTAZIONE FINALE

7.4/10