Põhjala - Öö

Ecco la Baltic Porter del celebre birrificio estone Pohjala: chi meglio di loro può interpretare una birra con un aggettivo geografico così circostritto? Elegante la bottiglia, scura e impenetrabile come presumo sia la loro birra. A fianco è riportata la seguente dicitura, che traduco: “Una Imperial Baltic Porter così scura come le notti invernali estoni”

  • STILE – Baltic Porter
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Estonia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://pohjalabeer.com/
  • LOTTO – Non Dichiarato
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
  • DATA SCADENZA – Non Dichiarata
  • DATA DEGUSTAZIONE –  25/10/2023
  • TEMPERATURA LUOGO – 19°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 15°
  • CALICE UTILIZZATO – Pinta
  • ALCOOL – 10.5 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 60
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO Di un pienissimo color ebano, manifesta riflessi rubino ed è decisamente velata. La schiuma è abbondante, di color bruno; la grana è finissima ed omogenea, ma la persistenza scarsa. Appare di corpo molto pieno e gasatura assai scarsa.
  • ESAME OLFATTIVO Non manca certo di intensità ed è molto bilanciata verso i toni caldi e la torrefazione; puro cioccolato fondente, uvetta e prugna secca sono, in ordine, i sentori che percepisco con maggiore intensità, avvolti da un intensa cornice legnosa e di corteccia umida, che, come spesso accade, aggiungono eleganza al quadro olfattivo dei prodotti così strutturati. La fermentazione si manifesta soprattutto tramite questa legnosità, senza mai scadere nell’ affumicatura. Come da stile, la luppolatura al naso è irrisoria e praticamente ininfluente nell’ ambito di questa esperienza: probabilmente la noterò in fase gustativa. Come tutte le birre che promettono bene, anche questa nasconde alla perfezione i 10.5 ABV, il che evidenzia la maestria di produzione. Intensità alta e ottima persistenza; mediamente strutturata e di ottimo appeal.
  • ESAME GUSTATIVOUna cremosità elevatissima è la prima sensazione che percepisco, scaldata da tutto ciò che al naso ho individuato: cioccolato fondente e legnoso “umido” confermano la leadership anche al palato, ed è estremamente avvincente questo binomio in cui questo aroma di corteccia umido raffredda parzialmente il calore generato dalla torrefazione dei malti, che vengono comunque rafforzati da uvetta e prugna secca. La capacità che ha questa birra di essere snella, nonostante il corpo massiccio e la gasatura nulla, è invidiabile: questo grazie alla cremosità a cui accennavo in precedenza che obbliga al sorso successivo per ritrovare questa “comodità” tattile in bocca. Pienissima ed assai appagante, ha un finale mediamente amaro (non solo da torrefazione, ma anche da luppolo) e mediamente secco: anche in questo caso bilanciato alla perfezione poiché è ben presente una buona rotondità in coda che pareggia alla grande le sensazioni dure. Ottima persistenza, soprattutto di cioccolato amaro. Mai un sentore alcolico: la birra scalda molto ma l’ alcool mi chiedo dove sia tanto è celato. Sapidità bassa, umami medio-alto, acidità molto bassa, astringenza medio-bassa.  
  • ESAME FINALE – Poco da dire, correte a comprarla. Capolavoro
  • ABBINAMENTI Toni caldi, cioccolato, legnosità, corpo pienissimo, gasatura nulla:
    • PER CONCORDANZA – Dessert a base di cioccolato o caffè, pietanze sfumate e caratterizzate da questi aromi
    • PER CONTRASTO – Selvaggina, carne rossa, formaggi stagionati, brasati, spezzatini
  • CONSIGLIATA A… …chi ama la birra. 

VALUTAZIONE FINALE

9.5/10