Spaten - Oktoberfestbier

Spaten non ha certo bisogno di presentazioni, e la Oktoberfestbier nemmeno: “Questa birra chiara dorata (Festbier) viene prodotta per l’Oktoberfest a Monaco. Non è lo stesso dell’Ur-Märzen più scuro venduto come Oktoberfest negli Stati Uniti e altrove.”

  • STILE – Festbier
  • FERMENTAZIONE – Bassa
  • PROVENIENZA – Germania
  • GENERE – Industriale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://spatenbraeu.de/
  • LOTTO – Non Dichiarato
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 7/8/2023
  • DATA SCADENZA – 7/8/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  27/11/2023
  • TEMPERATURA LUOGO – 21°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
  • CALICE UTILIZZATO – Conico
  • ALCOOL – 5.9 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 23
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO Di color dorato scarico e di enorme brillantezza, ha una schiuma di color panna abbondante, a grana media poco omogenea ma di ottima persistenza e compattezza. Appare molto gasata e di corpo estremamente snello.  
  • ESAME OLFATTIVO – Il sentore che trovo essere più incisivo è sicuramente un miele di acacia pieno che regala istantaneamente dolcezza non appena avvicino le narici al calice; mi ricorda le caramelle Ambrosoli tanta è l’ amabilità che fornisce. Avverto anche malto pieno senza sensazioni di panificato: è decisamente proiettata verso il dolce la scelta del grist dei cereali. Il profilo fermentativo è molto pulito: un lieve fruttato (pera) è appena più intenso di una speziatura fenolica appena percettibile. L’ amaricatura, al naso, mi comunica un erbaceo molto flebile, così come molto delicatamente trovo terroso e fiori. Un piccolo difetto è però evidente: avvertibile, purtroppo, un aroma metallico piuttosto fastidioso che, a birra totalmente versata, si fa sentire. Intensità medio-bassa ma ottima persistenza; complessità molto bassa e buonissima attrattiva.  
  • ESAME GUSTATIVO – In bocca conferma ciò che il naso mi aveva già comunicato, in particolare la netta caratterizzazione del miele da “caramella”: appena sotto c’è una maltatura che supporta bene l’ amabilità generata. Per fortuna il sentore metallico odorato in bocca è assai meno fastidioso; è comunque avvertibile ma meno disturbante. A metà beva riscontro un lievissimo sapore panificato e speziato da fenoli: tutto molto blando a testimonianza di una fermentazione pressoché asettica. Il finale presenta una secchezza moderata, un amaro percettibile in modo molto fine e una rotondità ben più spiccata: la bocca rimane morbida, ma non nauseata vista la presenza di un erbaceo più incisivo al palato, così come la speziatura da luppolo. Un ricordo lontano di fiori chiude l’ esperienza boccale che non esprime una grande persistenza retrolfattiva. Corpo esile e gasatura medio-alta, acidità medio-bassa, astringenza nulla, sapidità bassa.   
  • ESAME FINALEE’ un vero peccato che questo aroma metallico, piuttosto fastidioso al naso e meno in bocca, rovini parzialmente la “festa”: questa Oktoberfestbier mi è piaciuta molto, soprattutto per la proiezione verso il mieloso così decisa e per la grande pulizia fermentativa. 
  • ABBINAMENTI Tanto miele, tanta rotondità, poca secchezza, carbonazione alta, corpo esile:
    • PER CONCORDANZA – Tutto il panificato che necessita di un impreziosimento da parte del miele così presente in questa birra
    • PER CONTRASTO – Pietanze a tendenza amara o acida in cui la rotondità di questa birra possano bilanciare sensazioni più dure del cibo
  • CONSIGLIATA A… …chi beve classicamente tedesco; chi ama la rotondità palatale e gustativa; chi ama le birre pulite; chi beve birre facili e cerca un qualcosa di più proiettato verso la rotondità.

VALUTAZIONE FINALE

7.6/10